Al Bellaria la FIALS dice no a posti-letto in appoggio che diventeranno definitivi
La FIALS di Bologna denuncia lo stato di confusione e di approssimazione organizzativa che regna all’interno dell’Unità Operativa di Chirurgia Polispecialistica dell’ospedale Bellaria. Il sindacato prende le parti del personale infermieristico del reparto, oberato di lavoro quotidiano e costretto ad occuparsi anche di 4 posti letto “in appoggio” di altra U.O. (inizialmente erano 2).
Nel reparto, delimitato da due aree ben precise (A e B), ci sono 23 posti letto occupati e a loro volta suddivisi in 4 settori:
- chirurgia maxillo-facciale;
- chirurgia senologica;
- chirurgia plastica;
- chirurgia otorino-laringoiatrica.
Nell’U.O. lavorano di mattina 6 Infermieri (1 per il settore A, 1 per il settore B e 4 per le singole aree specialistiche) e 2 OSS (che si occupano prevalentemente di igiene e attività domestico-alberghiere); nel pomeriggio gli Infermieri scendono a 3, di cui 2 per i settori A e B e 1 impegnato nelle attività burocratica e nell’organizzazione lavorativa.
In totale il reparto dispone di 30 posti letto, 4 di questi sono occupati “momentaneamente” dalla Lungodegenza. Inizialmente i posti in appoggio erano 2, poi miracolosamente trasformati in 4.
Gli Infermieri lamentato l’enorme carico di lavoro e l’impossibilità di gestire due tipi di utenti con esigenze di salute completamente differenti. Anche dal punto di vista burocratico ci sono molte anomalie. A questo aggiungiamo la questione della responsabilità professionale e della competenza degli stessi operatori sanitari, costretti ad offrire un servizio non sempre ottimale.
Gli Infermieri della Chirurgia Polispecialistica del Bellaria, mediante la FIALS, chiedono pertanto a gran voce alla Direzione aziendale di trovare una soluzione e di liberare i 4 posti letto “in appoggio” riaffidandoli all’Unità Operativa. E ciò nell’interesse principale dei pazienti.