L’USL deve restituire 7,5 milioni di euro ai lavoratori.
Infermieri, Infermieri Pediatrici, Oss, Ostetriche, Professionisti Sanitari, Amministrativi e Tecnici sono sul piede di guerra a Bologna per il non pagamento degli straordinari. Ai lavoratori dell’uso bolognese devono essere restituiti ben 7,5 milioni di euro, che l’azienda non ha. Nonostante ciò continua ad abusare del lavoro, della serenità e della vita altrui. Lo riferisce il segretario provinciale della FIALS, Alfredo Sepe, che parla di vero e proprio allarme sociale. Ecco cosa ha scritto ad AssoCareNews.it.
Carissimo Direttore,
le comunico che è allarme Pagamento dello straordinario alla USL di Bologna; sono infatti circa 500.000 le ore di lavoro straordinario accumulate dagli operatori del comparto al 31.12.2018, con un valore economico di circa 7,5 milioni di euro ( ore straordinarie x valore economico medio di ore straordinarie lavorate – 500.000 x 15 euro ad ora = 7, 5 milioni di euro).
L’Azienda USL di Bologna ha infatti comunicato che non ci sono risorse economiche sufficienti per soddisfare le richieste di pagamento dello straordinario da parte dei dipendenti, le dotazioni organiche non permettono un piano di ammortamento per recuperare le ore di straordinario lavorate , nonostante a dire della USL di Bologna il turn-over sia coperto al 100%.
I lavoratori vengono costretti ad effettuare il lavoro straordinario per la tenuta dei servizi clinico/assistenziali, doppi turni, rientri sul giorno di riposo, turni di oltre 12 ore, senza di fatto vedersi riconosciuto il pagamento delle ore di straordinario lavorate , un atto che sopprime i diritti economici e contrattuali di tutti gli operatori della USL di Bologna.
Siamo seriamente preoccupati per la tutela dei servizi clinico/assistenziali, visto che i lavoratori potrebbero rifiutarsi di fare straordinario, mettendo in crisi i servizi ad accesso diretto ( pronto soccorso, ambulatori, casa della salute).
FIALS chiede all’Azienda di dare adempimento a tutte le richieste di pagamento dello straordinario, in caso contrario apriremo in Vertenza innanzi al Tribunale di Bologna.